IL RILANCIO DEL BIO DISTRETTO SUOL D’ALERAMO.
Sabato 10 luglio a Montechiaro d’Acqui, presso il centro sportivo polifunzionale della Pro Loco, si è svolto il convegno IL BIO DISTRETTO SUOL D’ALERAMO ACCENDE I MOTORI. A 6 anni dalla sua costituzione, il bio distretto è pronto a ripartire, con il patrocinio dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte, per dare una risposta al territorio: è giunto il momento delle regole e dell’avvio delle filiere del terzo millennio.
Il convegno ha visto la partecipazione degli amministratori dei comuni che avevano aderito alla sua costituzione nel 2017, appartenenti all’Unione Montana Suol d’Aleramo, all’Unione Montana Alto Monferrato Aleramico, all’ Unione Montana tra Langa e Alto Monferrato e Unione Montana dal Tobbio alla Colma. Sono intervenuti :
Matteo Monti, sindaco di Montechiaro d’Acqui
Marco Protopapa, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte
Andrea Tronzano , assessore allo sviluppo, attività produttive della Regione Piemonte
Paola Ricci, delegata nazionale della Città del Bio e vicesindaco di Ponzone
Professor Alessandro Arioli, agronomo e consulente di aziende, già docente universitario e rettore di dipartimenti universitari
Erano presenti ed hanno portato i loro saluti e le loro riflessioni l’onorevole Riccardo Molinari e Federico Fornaro, componente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati.
“ Una giornata importante per il nostro territorio. Riprende vita un progetto che già vedeva coesione e promozione dei nostri prodotti agricoli delle tradizioni e che ora si allinea con le nuove direttive regionali, rivolte a rendere il mondo rurale uno dei punti di forza per il rilancio della nostra economia” ha affermato
Marco Protopapa, assessore all’agricoltura, legato in modo particolare ai nostri territori ed impegnato nel supporto al mondo agricolo ed alle filiere agroalimentari.
Il professor Arioli ha presentato le priorità per il bio distretto: passare dal “ know how al show how” ovvero da “ come si sa a come si fa”, prevedendo una interazione tecnologica del terzo millennio, attraverso tecnologie rurali resilienti e tecnologie di manifattura tradizionale, produzioni agro territoriali di eccellenza.
Diverse le filiere presentate: quella dei calanchi per food e feed; per le fibre tessili naturali, come canapa, ortica, lino; per le erbe aromatiche; per allevamenti di tipo brado e semibrado; per le colture fuori suolo e abbinate, eventualmente, a itticoltura.
La road map per il bio distretto Suol d’Aleramo prevede la revisione dello statuto, la nomina di un presidente e di un Comitato Etico Scientifico, oltre ad un ampliamento territoriale, che prevede l’ ingresso di altri comuni interessati. A breve gli amministratori dovranno riunirsi in tavoli di lavoro per:
realizzazione disciplinare tecnici
sviluppo e implementazione procedure di certificazione e gestione di marchi ed etichette
programmi di ricerca e di sviluppo
sviluppi attività coerenti con Transizione Verde , Agricoltura 4.0 e Industria 4.0
realizzazione sistema di promozione, marketing, distribuzione territoriale e online
sviluppo sistema formativo integrato per Dirigenti, Pubbliche Amministrazioni locali, Tecnici, Operatori e Consumatori
strutturazione attività innovative per la diffusione di nuovi sistemi di coltivazione , allevamento, trasformazione, estrazione officinale, produzioni non food ( tessile, vegetale, animale, materiali per bio edilizia, pasta da carta, biocombustibili, tecnologie circolari per residui, rifiuti, acque).
“ È arrivato il momento di riprendere in mano un progetto molto importante” ha affermato il sindaco di Montechiaro d’Acqui, Matteo Monti, “che, se impostato bene e con la volontà degli amministratori che ne fanno parte, potrà portare tantissime opportunità. Vorrei ringraziare gli assessori Protopapa e Tronzano per il loro supporto, l’associazione nazionale Città del Bio, nelle persone del presidente Antonio Ferrentino e di Luigi Massa, oltre alla vice sindaco di Ponzone, Paola Ricci. Ringrazio tutti gli amministratori ed i Presidenti delle Unioni, Giampiero Nani, ambasciatore culturale del nostro territorio, che ha ideato il progetto del bio distretto. Voglio ricordare chi, fino allo scorso anno, ne era a capo,l’amico sindaco di Castelletto d’Erro Beppe Panaro, che ci ha prematuramente lasciati a causa di questa grave pandemia.
Un particolare ed ulteriore ringraziamento va a Paola Ricci, che ci ha supportato nell’ individuare i comuni coinvolti e le prime attività svolte, poiché faceva parte del direttivo originale insieme al Presidente ed al vicepresidente, entrambi scomparsi recentemente. Di sicuro potrà dare un grande contributo nelle prossime fasi del progetto. L’ incontro di oggi deve servire a creare una squadra che dia sostegno alle aziende del territorio, specializzate nel biologico, nel biodinamico o che comunque si basano su colture ecosostenibili. Dobbiamo incentivare i giovani agricoltori per consentire il decollo di una intera area, dove, noccioli, prodotti orticoli e frutticoli, mandorli, miele, piccoli frutti del sottobosco, zafferano, stanno affiancando le coltivazioni tradizionali. Dobbiamo affiancarci e collaborare, poiché dove ci sono agricoltura, cultura, tradizioni, storia e persone che ci credono , i risultati non possono mancare.”