Quattro chiacchiere con Agostino Poggio.
Agostino Poggio è cantante, autore, talent scout nato ad Acqui Terme il 1 febbraio 1971 ( 51 anni tra pochissimo), abita a Spigno Monferrato con la moglie Barbara ed il piccolo Davide. Ci siamo incontrati nei locali della biblioteca civica di Montechiaro e il nostro pensiero è andato ad una bella serata trascorsa insieme, in compagnia ed allegria, al Gazebo di Canelli, intorno al 20 di febbraio del 2020. Era il sabato di Carnevale, una delle ultime prima delle chiusure, del lockdown, delle terribili giornate del Covid. Non avremmo mai potuto immaginare che tutto questo avrebbe cambiato tanto profondamente la nostra vita.
Agostino, la tua vita è divisa tra Spigno e Canelli. In cosa ti senti spignese ed in cosa canellese?
Io mi sento Spignese al 100 %, forse perché ho abitato a Spigno fino a diciassette anni, mio padre era di Spigno, mia nonna era una Cagnolo di Mombaldone, pertanto sono molto legato a questo territorio. I fratelli di mia mamma, che è di origine calabrese, si stabilirono in gran parte a Canelli negli anni Sessanta e così i miei genitori si stabilirono anche loro in quella zona dell’astigiano, che offriva ed offre buone opportunità di lavoro. Dal 1988 al 2003 ho vissuto a Canelli, poi dal 2003 al 2008 mi sono trasferito a Roma. Qui ho conosciuto Barbara, che poi sarebbe diventata mia moglie.
Barbara, tua moglie, è romana…..
Roma è una città stimolante ma difficile. Se ci vai per turismo è splendida, se ci devi vivere è molto più complicato, tutto è distante, farraginoso…è una città più a misura di turista che di cittadino. Nonostante ciò la scena musicale è molto viva ed importante, mentre a Milano, dove ci sono le maggiori case discografiche, ci sono meno opportunità di farsi conoscere, soprattutto per un giovane.
Quando hai incominciato ad appassionarti alla musica?
È stato un interesse forte fin da bambino, al pari del calcio e del tennis, che all’epoca praticavo. A Canelli ho avuto alcune opportunità di esprimermi: erano i tempi del karaoke di Fiorello, ho iniziato a fare alcune cose per gioco, poi mi piaceva e piaceva agli altri quello che facevo ed ho continuato, appassionandomi.Ho cominciato a partecipare, con grande entusiasmo, alle iniziative musicali dell’astigiano, poi nel 1996 ho partecipato al Musicultura di Recanati. Fino ad allora avevo fatto solo cover, ma qui presentai due inediti. In giuria mi sono ritrovato grandi nomi della musica leggera italiana, che apprezzarono il mio modo di cantare e mi incoraggiarono. Nel Canellese negli ultimi anni ho lavorato in collaborazione con il Gazebo di Canelli e Il Maltese di Cassinasco organizzando concorsi musicali.
Ci vuoi raccontare qualche tua esperienza in campo musicale che ti è rimasta nel cuore?
Lavorando in ambiente musicale, ho constatato come gli artisti più bravi, siano anche i più umili.Nel 2006 partecipai al Premio Battisti a Poggio Bustone, il paese di Lucio. Eravamo in duecento ed entrai in finale. In questa occasione conobbi Gatto Panceri e tutt’ora siamo in ottimi rapporti. Ne ho apprezzato le doti umane e la semplicità, ogni tanto si incontra anche qualche personaggio meno simpatico….in quell’occasione bisognava portare sul palco una cover di Battisti e cantai IL TEMPO DI MORIRE, inoltre presentai un mio pezzo ( sono anche cantautore) intitolato POSSO VIVERE, che fu molto apprezzato.
Ti vediamo molto impegnato nel far crescere e conoscere giovani talenti. Ci parli un po’ di qualcuno di loro?
A febbraio 2020 portai a Sanremo, durante il Festival, portai due ragazze a fare una clinic ( una audizione) con Roberto Rossi, direttore artistico della Sony.Le apripista furono Lorenza Truffa e Costanza Mondo, che sono di Canelli, Emma Pescio di Vado Ligure e Chiara De Lorenzo di Genova. Siamo stati due giorni a Sanremo, Roberto Rossi, durante la giornata ascoltava le giovani proposte e in serata dirigeva l’orchestra per alcuni artisti al teatro Ariston. Una bellissima esperienza per le ragazze.
Pochi mesi dopo, in piena pandemia, Ivano Trau ideava un contest online, intitolato IO CANTO DA CASA E NON SOLO, a cui parteciparono tutte le ragazze più Chiara Ceriali, di Coazze, un altro giovane talento. Questo contest ha permesso alle ragazze un passaggio in Radio Italia Anni Sessanta e poi di esibirsi nel primo week end di luglio a Roma al Mamo Center, una struttura dedicata alla musica. Tutte e cinque le ragazze sono approdate alla finale del 19 settembre, sempre a Roma. Per le ragazze è stato importante il confronto col pubblico, con artisti di tutta Italia, cosa non da poco, data la loro giovane età.
Ai primi di settembre Emma, Lorenza e Chiara hanno partecipato a FUORICLASSE TALENT, che si è svolto in Abruzzo, a Tortoreto Lido, organizzato sempre dal signor Ivano Trau. In questo talent erano presenti 250 cantanti da tutta Italia e le tre ragazze sono arrivate in semifinale, ottenendo un buon riscontro personale.
Oltre a queste ragazze, sono entrate a far parte del mio gruppo altri giovani talenti, come Sara Sorato di Acqui Terme, Isabella Di Gregorio di Ovada , Sara Scarcelli di Grugliasco, Maria Sole Giovine di Canelli e Michela Fiorio di Nizza Monferrato.
Ci racconti i tuoi progetti a breve e a lungo termine?
Il 2021 è stato caratterizzato da successi tangibili: Emma Pescio ha partecipato a Quiliano al Premio Nazionale per la Canzone d’autore emergente. È arrivata seconda su 180 artisti provenienti da tutta Italia.
La giuria era composta da ottimi nomi, uno per tutti Paolo Archetti Maestri degli Yo-yo Mundi, è stata intervistata al tg 3 regionale ligure, ottenendo una ottima visibilità, che per un artista non è poco.
Chiara de Lorenzo a fine settembre ha registrato un video clip di esordio che ha ottenuto 32000 visualizzazioni su You tube, risultato straordinario per una emergente . Sabato 29 gennaio uscirà il videoclip di esordio di Emma Pescio.
Direi che ci sono buoni motivi per essere ottimisti, da questa squadra di ragazze sono certo usciranno belle sorprese.
Il 5 febbraio sarò a Sanremo al Palafiori per accompagnare Chiara Ceriali che presenterà il nuovo singolo, sarà molto bello partecipare alla più importante kermesse musicale italiana.
Questo giornale online, semplice e senza pretese, si occupa dei nostri paesi. Ci dedichi una canzone?
Una canzone dedicherei ai nostri paesi: Che sarà dei Ricchi e poveri.
“Paese mio che stai sulla collina…” il testo è triste ma significativo….
Paese mio che stai sulla collina
Disteso come un vecchio addormentato
La noia, l’abbandono, niente
Solo la tua malattia
Paese mio ti lascio, io vado via
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
E sarà, sarà quel che sarà!
Amore mio, ti bacio sulla bocca
Che fu la fonte del mio primo amore
Ti do l’appuntamento
Come e quando non lo so
Ma so soltanto che ritornerò
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
Come porto la chitarra
Se la notte piangerò
Una nenia di paese suonerò
Gli amici miei son quasi tutti via
E gli altri partiranno dopo me
Peccato! Perché stavo bene
In loro compagnia
Ma tutto passa e tutto se ne va!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
Che sarà, che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
Che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
Che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, sarà……
Chiara Ceriali
Lorenza Truffa
Chiara De Lorenzo
Costanza Mondo
Emma Pescio
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Sara Scarcelli
Maria Sole Giovine
Isabella Di Gregorio
Sara Sorato
Michela Fiorio