Il diario di Les Hutty

un lavoro di Rosanna Patrizia Giacoia

di Marina Levo

In occasione dell’ottantesimo anniversario della fine del secondo conflitto mondiale in Italia  (25 aprile 1945- 25 aprile 2025)  l’Amministrazione  Comunale  di Montechiaro d’Acqui ha pensato di ricordare questo evento patrocinando  la pubblicazione del diario di Les Hutty, un soldato inglese prigioniero di guerra,  fuggito, con tre commilitoni,  dal campo di prigionia di Montechiaro Piana.  I quattro giovani trovarono riparo  aiuto e sostentamento, fino a gennaio 1945,  nella zona di Varianda, al confine con Castelletto d’Erro, presso le famiglie Barisone e Panaro.

Nel diario di Les, una testimonianza commovente nella sua semplicità, viene raccontato quel periodo di vita in clandestinità, con riconoscenza ed affetto verso le  famiglie che rischiarono pesanti ritorsioni per questo atto di coraggio e  umanità , consumato nel silenzio e  nell’ umiltà dei nostri compaesani.

Questa storia ci è sembrata subito bellissima, pur nei suoi chiaroscuri, nelle violenze  che caratterizzarono il periodo e divisero gli uomini. Da parte nostra è  doveroso rendere omaggio a tutti i protagonisti di questa avventura. Gli uomini e le donne, citati da Les, sono  un esempio per noi tutti: non si “girarono dall’altra parte” per non essere coinvolti e non avere problemi,  ma agirono con generosità coraggio e determinazione.

Un ringraziamento particolare va a Patrizia Giacoia che ha curato la pubblicazione del diario, integrandolo con materiale fotografico pazientemente raccolto e testimonianze basate su ricordi familiari. Grazie anche ai discendenti dei protagonisti, che hanno messo a disposizione le loro memorie.

Questo diario è anche un tributo alla generosità e al coraggio di tutti coloro aiutarono quei giovani  a sopravvivere. La loro azione è un esempio di come la solidarietà e l’umanità possano superare le barriere della guerra e della politica.

 

Montechiaro d’Acqui 31 agosto 2025

 

Il sindaco                                                                           La consigliera delegata alla cultura

 

Matteo Monti                                                                    Prof.ssa Marina Levo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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