Eccellenze del territorio: Sara Bignoli e il laboratorio “Cuore di nocciola”

di Doglio Maria Antonietta

Mombaldone (At) novembre 2021.

 

Ho conosciuto Sara tempo fa e ne ho subito apprezzati l’entusiasmo e la professionalità. Quando gli ho chiesto qual era il suo cognome, la mia sorpresa è stata grande, non nascondo di essere scoppiata a ridere e di averle detto: “La tua vocazione è già scritta nel tuo cognome”. Bignoli… quando in dialetto i bignè si chiamano bignole mi sembra tutto detto e come dichiaravano i Latini: “Nomen omen” cioè “Un nome e un destino”.

Decido d’intervistare Sara Bignoli, questa giovanissima pasticcera che lavora in una maniera moderna e innovativa nel suo laboratorio a Mombaldone (AT), dando origine ad un’eccellenza del territorio.

Incontro Sara nel suo giorno libero, in un tiepido pomeriggio di novembre in campagna, camminiamo nel noccioleto di famiglia, vuole mostrarmi così da dove viene la materia principe dei suoi dolci. Amo il suo rispetto e il suo legame stretto con la natura che ci regala il meglio da mettere nei nostri piatti.

Con lei voglio capire da dove nasce la sua passione per la pasticceria. Sara sorride e inizia a raccontarsi:

La mia passione nasce grazie a mia nonna, che è stata una figura profondamente importante, mi ha cresciuta quando mia mamma lavorava e con lei ho sempre avuto le mani in pasta. Vedere lei cucinare mi affascinava e volevo sempre pasticciare, crescendo coltivavo sempre di più la mia passione per la cucina e in particolar modo per la pasticceria, ma a quattordici anni, nel momento della scelta della scuola ho cambiato direzione per questioni di distanza: invece di preferire la scuola alberghiera ho scelto l’istituto Tecnico per Geometri. Già dal secondo anno di superiori ho capito di aver sbagliato, ma la mia testardaggine mi ha fatto comunque diplomare, ma subito dopo ho investito i soldi che avevo da parte per la passione della pasticceria e sono andata a studiare a Torino in un’accademia.

Ho fatto poi lo stage in una cioccolateria e in un ristorante famoso, ho lavorato a Savona e poi ho trovato l’opportunità di lavorare in una rinomata pasticceria a Bossolasco.

Dopo l’esperienza in Alta Langa per questioni di vita privata mi sono trasferita a Mombaldone (At) a pochi chilometri dalla frazione di Garbavoli di Roccaverano (At) luogo d’origine dei miei nonni.

Ero comunque determinata a non smettere con i miei sogni e non buttare via i miei sforzi, allora è nata l’idea grazie al successo dei miei primi panettoni, fatti quasi come esperimento casalingo, d’intraprendere la strada della pasticciera a tutti gli effetti.

Ho preso coraggio di aprire un mio piccolo laboratorio, lavorando ogni giorno in modo umile ed impegnando tutte le mie forze i quello che sto creando.

Per essermi lanciata in quest’impresa devo ringraziare il mio compagno, che mi sostiene giorno per giorno, la mia famiglia che crede in me e i miei suoceri che sono come la mia seconda famiglia.

L’opera dolciaria che ti ha gratificato e dato consapevolezza di riuscire a fare il tuo lavoro?

La mia opera dolciaria che mi ha dato l’impulso a concretizzare il mio sogno è stato il panettone. Ho visto le persone appezzare la sua leggerezza e il suo sapore, questo mi ha dato grandi soddisfazioni, perché non sono sempre sicura di me, anzi ho molta paura di sbagliare e vedere le persone apprezzare i miei prodotti mi rende molto felice e m’incoraggia ad andare avanti.

I tuoi progetti?

Per il futuro sono spaventata ed è tutto incerto, sicuramente vorrei ampliare il mio laboratorio e il mio giro di clienti, ma voglio pensare anche a costruire la mia famiglia.

La cosa che mi da sicurezza è di avere 24 anni per cui ancora molto tempo per realizzare tutto, piano piano senza mettermi fretta, cercando di dare sempre il meglio, avendo sempre la massima cura dei particolari per svolgere bene il mio lavoro.

Oggi ho capito che i giovani hanno ancora i sogni e con caparbietà e amore per il proprio lavoro li riescono a realizzare, ho letto nelle sue parole e nei suoi gesti la semplicità e soprattutto la grande professionalità.

Potremmo definire la giovane Sara Bignoli del Laboratorio “Cuore di Nocciola” una vera protagonista dell’arte della pasticceria in Val Bormida e un bell’esempio d’imprenditoria al femminile. Possiamo solo fare i migliori auguri a questa nuova attività, che dà pregio al paese di Mombaldone (At).

Con l’oculata scelta di materie prime di grande qualità e la sua manualità lei crea dolci meravigliosi, avanti tutta Sara, e che il “sac à poche” sia con te!

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