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Giampiero Nani con leggerezza declama la sua poesia, senza sussiego e autocompiacimento, con grande naturalezza e ci racconta la nostra terra nelle sue innumerevoli sfumature, la nostra gente alle prese con la quotidianità, ma anche con riflessioni che superano il
contingente, lo fa usando una lingua solida, ma raffinata fatta di gemme filologiche e soprattutto con una musicalità delicata che rende ricca la sua opera. Mi chiedo dove finirà questo patrimonio che ora è solo nella sua memoria e in coloro che lo ascoltano a bocca aperta!