Personaggi che scompaiono: Giovanni Picollo

di Marina Levo

In ogni paese ci sono personaggi che ricordiamo anche quando non ci sono più.

Ecco due poesie di Giovanni Picollo. Grazie a Gabriele per i testi e la fotografia.

 


L’ANNO
.

 

L’anno sta per finire,

la gente si va a divertire.

C’è chi va a mangiare

e chi a ballare.

Soffre il mio cuore

perché è senza amore.

Si sente ferito

ma non è pentito.

Non ha la felicità

chi vive nell’irrealtà.

L’anno se ne va

un altro arriverà.

Anche se arriva senza un fiore

spero che mi porti l’amore.

Una ragazza alta e snella

che sia anche bella.

Con il tuo sorriso profumato

tu ora mi hai incantato.

Mi fai vedere le stelle e la luna

e in te spero di vedere la mia fortuna.

 

PICOLLO GIOVANNI, IN ARTE POETA CONTADINO.

 

 

 

IL CONTADINO.

 

Fare il contadino,

vol dire alzarsi presto al mattino

attraversare di fretta il cortile

andare subito al fienile.

Il fieno bisogna preparare

perché le bestie devono mangiare.

Pulire la stalla

e allargare la paglia gialla.

Colazione si deve mangiare,

perché nei campi si deve lavorare.

È un lavoro sano

ma è bello vederlo da lontano,

è un lavoro faticoso

ma poco costoso.

Ogni stagione

c’è lavoro, senza discrezione.

L’inverno,

passa col barbera

e si aspetta

la primavera.

 

Picollo Giovanni

 

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