Quattro chiacchiere con Claudio Isola

di Aleramo Monferrato

Claudio Isola, 64 anni, coniugato con Lucia, padre di Valentina e Michele, eletto nel 2016 primo cittadino di Merana, nel 2019 assume l’incarico di Presidente dell’Unione Montana Suol d’Aleramo. Ha lavorato una vita nel campo dell’edilizia e, in collaborazione con una ditta riparatrice di ciminiere, partecipato alla manutenzione di centrali Enel del Nord Italia. Ci incontriamo negli uffici dell’Unione Montana a Ponti, dove trascorre molti pomeriggi.

Alla scadenza del tuo mandato amministrativo come sindaco di Merana, quali sono le tue considerazioni su questa esperienza?

Cinque anni fa è iniziata questa avventura a livello amministrativo, mi sono ritrovato in situazioni nuove per me che facevo tutt’altro nella vita. Mi sono dovuto confrontare con regole, carte ed una burocrazia a volte opprimente, che talvolta ha reso il mio lavoro piuttosto faticoso. D’altro canto, mi sono messo a disposizione della mia comunità, ho cercato un confronto con tutti, mettendo spesso da parte preconcetti ed opinioni personali. Sono nato e cresciuto a Merana, qui vivo con la mia famiglia e (come spesso mi fa notare mia moglie 🙂) mi sono lasciato totalmente coinvolgere in questa esperienza.

Ci sono progetti, attuati in questo quinquennio, di cui sei particolarmente fiero?

Un lavoro di cui vado fierissimo in realtà risale al biennio 2002/2004 quando ho avuto l’onore di ristrutturare la torre di Merana, simbolo del paese, che versava in condizioni di grande fragilità: ne abbiamo resa possibile la fruizione al pubblico e “arredato” l’ambiente circostante, durante il mio mandato, con una big bench e una barca…

Fra le operazioni di cui sono maggiormente fiero, la costituzione di una Associazione, denominata TRA TERRE E TORRI (TTT) e poi, naturalmente il passaggio del Comune di Merana, immediato  alla mia elezione, alla Unione Montana Suol d’Aleramo, a cui la precedente amministrazione aveva deciso di non aderire, scelta a mio avviso non comprensibile, data la comunanza territoriale, culturale ed umana, di servizi, di organizzazione scolastica, che ci fa essere orgogliosi oggi di farne parte. 

In questi anni, con i miei consiglieri, abbiamo realizzato diversi lavori di miglioramento e manutenzione, grazie a progetti e contributi puntuali. Il Comune di Merana ha ricevuto in donazione un edificio, situato all’inizio del paese, destinato ad attività di interesse pubblico: una parte è stata adibita a sala radio per l’AIB, la squadra di protezione civile in cui milito da 25 anni e che coinvolge 25 volontari di Merana, Spigno Monferrato e Pareto. Una altra parte diventerà la sede della associazione Terre e Torri, che raggruppa piccoli produttori ed imprenditori, provenienti da un territorio situato in un raggio di circa venti chilometri, che cerca di promuovere attività e iniziative turistiche e commerciali.

Poi?

(Sorride, Claudio Isola, e poi confessa una cosa)

In cinque anni ho celebrato sette matrimoni civili. Ero imbarazzato in principio, ma poi mi sono sentito molto onorato di partecipare ad un momento tanto importante della vita dei miei compaesani.

Possono sembrare pochi, ma non me ne risulta un numero maggiore in chiesa, in un paese piccolo come Merana.

Più stanco, anche dopo un’alluvione e la attuale crisi pandemica, o più gratificato?

Direi stanco, ma soddisfatto. Ho fatto del mio meglio, tra tante difficoltà.

Ci vuoi fare un bilancio anche di questo periodo in cui hai ricoperto l’incarico di Presidente dell’Unione Montana Suol d’Aleramo?

Sono molto felice di ricoprire questo ruolo, devo per questo ringraziare tutti i sindaci, con i quali è stato molto bello lavorare e collaborare, nonostante le indubitabili difficoltà del periodo che abbiamo dovuto affrontare.

Tutti, indistintamente, lavorano ogni giorno per il bene delle loro comunità e mi supportano nel lavoro qui in Unione Montana. Nell’ ultimo anno sono stati tutti encomiabili nel supporto alle loro comunità, collegialmente abbiamo cercato di fornire dispositivi di protezione personale, prodotti per la disinfezione e l’igienizzazione, aiuti per le situazioni emergenziali dovute alla pandemia. Stiamo lavorando a progetti importanti per lo sviluppo di tutto il nostro territorio, stiamo cercando di fornire ai cittadini dei servizi puntuali e di qualità, pur nell’esiguità delle risorse finanziarie, come sempre, negli ultimi anni.

A breve termine, hai un progetto a cui tieni in modo particolare, che riguardi l’Unione Montana Suol d’Aleramo? Purtroppo, con la pandemia che da un anno ci tormenta, abbiamo dovuto spendere molte energie per contrastarla e siamo stati costretti a “congelare” diverse iniziative, ma mi piacerebbe promuovere i dieci comuni che compongono l’Unione attraverso un progetto pubblicitario filmico, un collage di panorami mozzafiato e monumenti bellissimi, prodotti tipici ed iniziative commerciali. Spero di riuscire a realizzare un lavoro corale di grande effetto, che renda giustizia ad un ambiente pulito, ad una agricoltura moderna ed ecosostenibile, ai nostri bellissimi paesi del Suol d’Aleramo.

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