Il monumento più significativo del paesaggio storico di queste terre, la torre, ovvero il “castrum” di cui essa costituisce l’elemento caratterizzante. La torre di Cavatore risulta la più antica del territorio, eretta quando Cavatore era feudo del Vescovo d’Acqui.
Il castello ed il borgo di Cavatore rivestivano un ruolo di indubbia importanza nel sistema di controllo del territorio edificato dai vescovi nel corso del tempo ed il castello, in particolare, doveva essere una delle rocche più salde in mano al potere episcopale, in quanto, insieme a quello di Bistagno, costituì uno dei luoghi di rifugio dei vescovi nei momenti in cui la loro permanenza si fece difficile.
Si tratta di un mastio a base quadrata, dalla muratura perfetta, che si erge su di un poggio scavato comprendente lo spazio del castellaro; le sue uniche aperture sono l’ingresso con arco a tutto sesto architravato, posto all’altezza di sette, otto metri, una finestrella sommitale di fattura simile e una porticina ad architrave, sottostante l’accesso.
Alla cima non esiste decorazione per cui, data l’estrema semplicità del modello, è da crederlo pertinente alla fine del Millecento o al principio del Duecento.
Non si può parlando di Cavatore dimenticare di menzionare l’ Osservatorio Astronomico presente, dove l’ Associazione Studi Astronomici opera da oltre quindici anni sul territorio dell’Acquese riunendo gli appassionati di astronomia della zona.
Collabora con l’Unione Astrofili Italiana in diverse iniziative sia in campo divulgativo e didattico sia nella ricerca scientifica. Organizza corsi di astronomia ad ogni livello e gestisce l’osservatorio astronomico di Cavatore fin dalla sua apertura organizzando visite guidate e le osservazioni del cielo.