Dalla Gazzetta d’Acqui del 22 febbraio 1879

di Marina Levo

Spigno Monferrato 18 febbraio 1879

Egregio signor direttore ,

nel pomeriggio del sabbato 15 corrente febbraio certi Martino Giovanni e di lui figlia Maria, questa promessa sposa a Gallareto Giovanni, tutti delle fini di Pareto, reduci da codesta città , ov’ eransi recati pel confezionamento del corredo nuziale, si accingevano al passaggio del torrente Erro, sopra di una palancola alla meglio costrutta in sostituzione di quella asportata dalla piena dell’ agosto pp presso Cartosio; ma giunti nel bel mezzo del torrente la sposa colta da capo-giro perdette l’ equilibrio e cadde nella rapida corrente. Il padre e lo sposo impotenti a soccorrerla, benché inabili al nuoto, agghiacciati dallo spavento, emettevano strazianti grida . Queste furono intese da un giovane ventenne sig. Vassallo Pasquale di Emerito mugnaio, il quale accorso rapido qual un baleno, con un colpo d’ occhio fu a giorno della terribile scena, e, non riflettendo al gravissimo pericolo cui andava ad esporsi, tanto più che, ingrossate ed intorpidate le acque per le piogge cadute nei giorni anteriori e che seguivano a cadere dirottamente anche in allora era a temersi un subitaneo aumento della piena, come pure le conseguenze della bassa temperatura delle acque in questa stagione, non ascoltando che la generosità del proprio cuore, si lanciò vestito nelle gorgoglianti acque per raggiungere la sventurata giovane che, trascinata dalla corrente, solo ad intervalli appariva alla superficie. Dopo lunghi minuti di perigliosa lotta ed angosciosa aspettazione giunse ad afferrare la preda delle acque ed a trasportarla su di uno scoglio che a mo’ di isolotto sorgeva in mezzo al furioso torrente. Quindi mentre prodigava alla sventurata tutte quelle cure che la situazione gli permetteva per farla rinvenire dallo svenimento causatole dallo spavento e dalla assiderazione, si fece gettare il capo d’ una lunga fune, che erano accorsi a cercare nelle vicinanze, ed assicurato con quello il corpo della giovane ( mentre l’ altro capo era tenuto saldo dagli astanti) per evitare di essere vinto con si pesante fardello della corrente, spinse il medesimo nelle onde ed a nuoto sostenendolo a galla giunse finalmente con quello alla riva in mezzo agli applausi degli accorsi, agli amplessi del padre e dello sposo ed alle lagrime di riconoscenza di chi aveva salvata da sicura ed imminente morte. Vari anni or sono in Firenze un padre venne insignito della medaglia al valore civile per aver salvato dalle acque dell’ Arno una sua ragazzina; ed or sono pochi giorni in Cagliari veniva impartita la stessa onorificenza ad una giovane che armata di rivoltella, metteva in fuga dalla casa paterna una masnada di assassini. Non potrebbe ella brillare tale decorazione, con maggior merito in petto al Baldo giovane Vassallo che, non legato da vincolo né affetto di sorta, si esponeva a si evidente pericolo per salvare in vita una persona a lui sconosciuta?
Anticipando distinte grazie, ho l’ onore di raffermarmi colla più alta considerazione
Della SV Il.ma
Devotissimo servo
Parigi Carlo

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