Un tragico fatto, che ha dolorosamente impressionato quei buoni villici, si è svolto, giovedì sera, nella cascina Chiappone, tenuta da un certo Xxx Giovanni, d’anni 40, onesto lavoratore, padre di tre figli. La tranquillita della famiglia era funestata, a quanto si dice, dalla preoccupazione dei famigliari per alcuni sintomi di squilibrio mentale, dei quali aveva dato segno il povero Xxx; squilibrio, che pur troppo, degenerava improvvisamente in vera follìa omicida, della cui veemenza dovevano essere vittime tre individui. Don Carlo Stanga, Parroco di Cavatore, si era recato in visita fra i suoi fedeli parrocchiani. Capitò, da ultimo, alla cascina Chiappone , ove fu accolto affabilmente dal Xxx , anzi, aveva offerto al buon Parroco, un pacco di ciliegie, non senza averlo prima invitato a sostare qualche poco per bere una bottiglia.
Il Parroco ricusò di fermarsi, essendo ormai le 19, ed accettò soltanto le ciliegie e, dopo un cordiale saluto, se ne andò per raggiungere la sua casa. Ma non aveva ancora fatto una dozzina di metri, che due colpi secchi di facile lo stendevano al suolo in una pozza di sangue. Era il Xxx , che, nel frattempo, colto dall’improvvisa follia, correva ad armarsi del fucile — era anche un abile cacciatore — e senz’altro lo esplodeva contro il buon curato. .
Ai colpi ed alle grida del povero Sacerdote, accorsero parecchi vicini tra cui certo Mignone Attilio, d’anni 30, da Visone. Questi, conoscendo il Xxx , gli domandò cosa facesse e se tirasse alle pernici, perché a Cavatore da qualche giorno si vedono di tali uccelli. Ma il Xxx , per tutta risposta, spianò il fucile contro il Mignone, fulminandolo con un colpo in pieno petto : in quella, rimaneva pure ferito certo Torielli Gaspare, per fortuna leggermente.
Compiuto il misfatto il Xxx , sempre in preda al furore, armato del facile e di munizioni, si diede a battere la campagna, chi sa quali per versi progetti macchinando nella mente squilibrata.
Avvisate del fatto le autorità, queste prontamente accorsero sul luogo, disponendo per il rintraccio del fu rioso, mentre si disponeva per il trasporto dei feriti al nostro ospedale.
Don Stanga, che tuttora è gravissimo, anche per la grande emorragia, presenta la frattura della scapola
destra e ferite molteplici al gomito destro. Intanto pattuglie di carabinieri perlustrarono per tutta la notte le nostre colline per arrestare il Xxx, ma soltanto ieri, alle 16, venne trovato cadavere in regione Vallaria. Si era sparato un colpo in bocca che gli squarciava in modo orribile il cervello.
Stamane si è proceduto all’autopsia del povero Mignone, cui verranno resi commoventi funebri domani in Cavatore dalla popolazione che comincia a riaversi dallo spavento e dal timore per la sua incolumità.