Ponti (Al), il Polentone di ieri e oggi

di Doglio Maria Antonietta

Da pontese d’origine, ma trapiantata a Denice qualche decennio fa, ho sempre un certo interesse per il paese che mi ha dato i natali, è un fatto istintivo, forse per non perdere le proprie radici. Così sfogliando un vecchio libro rimango sorpresa nel vedere la fotografia di un polentone di tanti anni fa, vedere alzare al cielo il pesante tavolo con la polenta fumante… quante mani unite insieme in quel gesto… quanta coesione nella preparazione di questa festa tanto cara ai pontesi di ieri e di oggi. E sullo sfondo, guardate che meraviglia… quante persone, quanti volti che nemmeno la macchina fotografica riesce a cogliere tutti.

Il libro “Il Folklore” del Touring Club Italiano è stato stampato nel 1967 e contiene fotografia in bianco e nero di un Polentone per cui la foto può essere databile all’incirca alla fine degli anni 50 o primi anni 60 (foto EPT Alessandria, Pedone).

Sembra un sogno vedere una così grande festa per il polentone di Ponti (Al). Quante persone raggiungevano Ponti per ritrovarsi attorno a una gigantesca polenta, in fondo per festeggiare cosa? Per festeggiare il Carnevale.

Carnevale o “Carnem levare” cioè indicava l’ultimo giorno che si poteva mangiare la carne, poi iniziava la Quaresima, durante la quale ci si dedicava a penitenza e digiuni. Prima che tale periodo di privazioni iniziasse, bisognava approfittare per fare baldoria.

Si diffusero ovunque in Piemonte i “Polentoni” e quello di Ponti è sicuramente uno dei più famosi, quale miglior modo per festeggiare: polenta fumante, frittata di cipolle e merluzzo (le influenze della vicina Liguria si sono sempre fatte sentire).

Oggi tutto è cambiato, non per colpa dei pontesi, che nonostante tutto e tutti ogni anno propongono il loro Polentone, ma la pandemia ci ha insegnato a vivere le nostre feste e tradizione in modo diverso, come direbbero i giovani: “In modo alternativo”. Perciò anche quest’anno, a causa delle restrizioni per l’epidemia del virus Covid 19, il Polentone si farà da asporto.

            L’importante è non lasciare andare “nel dimenticatoio” le nostre tradizioni, l’importante è fare… fare sempre. Quindi il giorno 6 marzo 2022 a Ponti ci sarà il “Polentone” perché il covid non ferma la tradizione.

Maria Antonietta Doglio

 

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