È arrivata la liberte’. Vita e morte in Val Bormida durante la dominazione napoleonica.

di Marina Levo

L’OCCUPAZIONE FRANCESE DELLA VALLEBORMIDA: 1793-1815

 

Nel 1796 ci furono diverse battaglie tra truppe francesi e austro sarde ( Montenotte, Cosseria, Dego), durante la campagna d’Italia. La dominazione francese in Val Bormida si protrasse dal 1796 al 1815.

Napoleone ed i francesi presero possesso della zona e ordinarono che in tutte le piazze dei paesi conquistati fosse innalzato l’albero della libertà ed il tricolore francese.

Contrariamente a quanto si immagini, l’esercito napoleonico era male armato e denutrito e i soldati avevano facoltà di “pagarsi” saccheggiando i paesi della Valle Bormida per cui passavano e di cui prendevano possesso in nome della Francia. Tra il 1796 e il 1800 i francesi requisivano, saccheggiavano, reprimevano le rivolte, denominate insorgenze.

Questo provocava l’odio della popolazione locale verso i soldati napoleonici. In quegli anni diversi valbormidesi furono uccisi dai francesi: il primo che risulta fu Antonio Panelli, 30 anni, di Mallare, il 18 settembre 1794, come si legge nell’archivio parrocchiale. Il giorno dopo, il 19 di settembre 1794 i francesi entrarono in Mallare due ore dopo mezzogiorno , lo saccheggiarono e obbligarono la popolazione ad abbandonarlo. All’epoca i francesi invasero la Vallebormida che era in parte possesso dei Savoia ed in parte Repubblica di Genova. A partire dal 1796 la situazione divenne pesante per gli abitanti della Valle Bormida: tristemente famoso il saccheggio di Dego, effettuato la notte dopo la battaglia di Dego, avvenuta il 14 aprile 1796.  Dego ed i paesi vicini furono barbaramente saccheggiati per otto giorni consecutivi : furono presi bestiame, granaglie, vino, mobili portati via o bruciati, molte donne, di ogni età furono soggette a violenze. La chiesa di Dego fu devastata, bruciato l’altare. I saccheggi terminarono per intervento di alcuni generali, ma furono sostituiti da pesanti tributi in grano, vino e animali più pesantissime tasse da pagare, che ridussero alla fame le popolazioni della Vallebormida. Scoppiavano rivolte e tafferugli, soffocati nel sangue.

Gli anni di vera fame e miseria furono il 1798, 1799  e 1800, che videro rivolte sanguinose contro i francesi, molti contadini e cosiddetti briganti uccidevano i soldati che capitavano loro a tiro, soprattutto nel 1799, quando ci furono episodi di insorgenza vari, da Strevi a Montechiaro, Acqui,  fino a Savona. Insorse anche Dego e venivano bruciati simbolicamente gli alberi della libertà che erano stati eretti nelle pubbliche piazze.

Il 19 maggio 1799 i francesi sedarono la rivolta in Dego, dove 200 rivoltosi furono sterminati, molte case bruciate, dai soldati, in realtà affamati come le loro vittime.

Vennero inviati altri soldati a rinforzo dei francesi, a Bistagno, Spigno e Cairo, dove la cittadinanza pagò molto cara la rivolta dei giorni precedenti. A Spigno furono massacrati Matteo Chirobello di 60 anni, Giovanni Castiglia di 70, Stefano Marenco e Domenico Bozzetto di 36, Caterina Massa di 65, Giovanbattista Malfatto di 45 anni e Pietro Carozzo di 20 anni.

Poco per volta la resistenza antifrancese si spegne, gli ultimi morti a Spigno nel 1800, episodi ormai sporadici, che coinvolgono pochi ribelli, che vengono definiti briganti.

Molti giovani furono arruolati, con la forza spesso, negli eserciti napoleonici che combattevano in tutta Europa. Nel dipartimento di Montenotte furono circa 16000, di cui 3259 caduti, 700 congedati e della maggior parte non si sa nulla. Molti cercavano di sfuggire all’arruolamento, scappando nei boschi e nelle zone impervie.

Ecco il nome di alcuni arruolati nell’esercito napoleonico di Spigno ( elenco ovviamente stilato in francese):

 

Accossani Jean Baptiste

Becco Charles Antoine

Boffa Pier Paul

Bonatto Gabriel

Bonifacio Joseph Antoine

Borchio Antoine Dominique

Bracco Joseph

Brano Philippe

Brignone Charles

Caviglia Joseph Thomas

Colla Pierre

Colla Guy

Colla Jean Antoine

Colla Jean Baptiste

Colombo….

Debenedetti Jean Baptiste

Debenedetti Pierre Raphael

Delorenzi Bernard

Delpiazzo Gaspar Antoine

Delpiazzo Jean

Durante Barthelemy

Fornaro Joseph

Fornaro Joseph Dominique

Gandolfo Guy

Garbero Jean Baptiste

Gilbert Jean

Lovesio Laurent

Panaro Pierre

Pera Pierre

Porro Francois

Riccardi Francois

Rossello Pierre Francois

Rossello Joseph

Sirio Jacques Joseph

Visconti Joseph Antoine

Visconti Vincent

Baccino Barthelemy

Baccino Jean

Barisone Mathieu

Bonifaccino Jean Baptiste

Borello Etienne

Borello Maxime

Chiaborelli Jean Baptiste

Chiarlone Pierre

DelpiazzoBarthelemy

Rognone Jean Ambroise

 

Se il 1800 fu l’anno delle cessate rivolte, fu anche l’anno della popolazione che muore di fame. L’agricoltura era messa in ginocchio dal passaggio di truppe francesi, piemontesi, russe, austriache …da devastazioni e distruzioni dei campi.Morti di fame risultarono  anche a Spigno, come registrò il prete del paese. Qui la popolazione passò da 1200 abitanti a 1066.   In tutto il Dipartimento ci fu un calo del 20% della popolazione.

 

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1 comment

Alberto 15 Febbraio 2022 - 11:16

Ciao Marina, sempre bello e interessante leggere i tuoi commenti e ciò che pubblichi

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